Le Stele Le Iniziative

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diario di un progetto corale a costo zero

Era una sabato di fine marzo di quest’anno quando Alberto  mi accompagnò in Villa a visitare il luogo in cui posizionare le lapidi in memoria di Padre Odorico Tempesta e del dottor De Mita.

 

Si trattava delle due aiuole all’ingresso, proprio davanti al pronao. Un luogo ideale per una serie di motivi: è ben visibile, anche dall’esterno della Villa, ben illuminato, di passaggio obbligato per tutti.

 

Era necessario cercare innanzitutto il materiale per realizzare i due piccoli monumenti. Si era pensato, naturalmente, alla pietra di Apricena. Bisognava cercare due pezzi adatti per essere incisi e, soprattutto, di farlo a costo zero, visto che per questo progetto nessuno aveva raccolto fondi.

Arch. Chiarastella Fatigato

E così, con l’amica Carmela  ci siamo messe  in macchina un pomeriggio e siamo arrivate ad Apricena. Ho descritto il tipo di taglio che occorreva al proprietario della cava, il signor Passalacqua: due pezzi di spessore  quattro centimetri (più resistenti), di altezza e larghezza 2 metri. Ho spiegato anche  la natura del nostro progetto e perché chiedevamo in regalo questo materiale. 

 

Dopo qualche giorno siamo state contattate: il materiale richiesto era pronto in cava!

Erano  due grandi lastre di 2,40*1,60 mt.  Non erano proprio delle misura richiesta…ma potevano andare bene, anche perché lo spessore era quello desiderato.

 

Il primo passo era stato fatto. Si trattava di trasportare ora queste due grandi lastre da Apricena a Foggia. Cosa non facile, dato il peso delle pietre (300 kg l’una) e la necessità di avere a disposizione un mezzo adeguato.

 

Dopo vari tentativi e contatti, siamo riusciti a portare le pietre a Foggia. Abbiamo fatto una colletta, noi Amici della domenica:  chi voleva, poteva contribuire con qualsiasi cifra per raggiungere 140 euro di trasporto.

Così anche la seconda fase del progetto era andata in porto, grazie all’inesauribile volontà della nostra Carmela, ma anche all’aiuto di tanti…

A questo punto ho formalizzato  il progetto da presentare in Comune. Con le dimensioni della pietra  ottenuta, l’altezza della stele doveva necessariamente abbassarsi e si trattava di pensare ad assemblare il materiale in un modo corretto, elegante e di non facile distruzione. Eh, si, perché purtroppo in questa città bisogna anche pensare alla possibilità di atti vandalici.

Così ho pensato di racchiudere le stele fra due ali di pietra triangolari. Ne è venuta  fuori una forma interessante, quasi un libro di pietra che si apre dal terreno per raccontare la storia dei nostri eroi. Sulla parte centrale sono state  incise queste parole

 

Insieme con il bravissimo artigiano Masullo, abbiamo studiato  il modo per ancorare le pietra e rendere solida ciascuna stele. Le incisioni, in carattere dorato, sono state realizzate da Rocco Simoncini.

Siamo arrivati così alla fine del mese di giugno. Tutto era pronto per cominciare i lavori nelle due aiuole in villa…ma…

La squadra non poteva cominciare perché le aiuole erano troppo sporche: erba alta, rifiuti, sporcizia avevano ridotto il sito in una discarica abbandonata.

E qui si è messo in moto   il più bell’atto civico che la nostra città abbia mai visto negli ultimi anni.

Gli amici della domenica ,con pazienza, hanno ripulito  le aiuole e rasato il prato ,riportando il luogo alla pulizia di un tempo. Uomini, donne bambini, con le proprie braccia, il desiderio di vivere una città migliore e la propria fatica hanno liberato dal degrado le aiuole.

 Hanno fatto ciò che chi avrebbe dovuto fare  non ha fatto.

Ecco perché amo dire che questo progetto delle stele è un progetto corale: nato, maturato e portato a termine con le forze di tutti. Un bellissimo esempio di senso civico, determinazione, lavoro di squadra, amicizia. Un episodio che fa sperare per questa città: lì dove tanti vandali distruggono, dove esiste incuria e abbandono, esistono anche mani che riparano, puliscono, ricostruiscono. Mani di gente comune, di cittadini normali.