foto: Romeo Brescia
Il Percorso
Palazzo Perrone
Dall’altra parte della strada, palazzo
costruito dopo l’abbattimento di altro preesistente (Pal. Valentini)
che ben conciliava l’ingresso alla vecchia Piazza XX Settembre con Pal.
Dogana - fu abbattuto nel 1991
Avviandosi per
via S. Lorenzo, di fronte, vecchia palazzina con tabacchino su Corso
Cairoli, è stata la prima sede Banco di Napoli a Foggia inaugurata il 28
maggio 1860. Furono utilizzati alcuni locali al piano terra del palazzo
di proprietà Serra.
A sinistra
vecchia palazzina (color giallo) con vano a getto. Di solito quel tipo
di vano a getto, veniva ricavato successivamente all’originaria
costruzione, prima sfornita di sanitari ed acqua corrente.
A
destra Arco Consalvo, dal nome dell’omonima famiglia, in
precedenza il sito era individuato e chiamato Orto dell’Ingegno
– Si dice che nel palazzo ci fosse un pozzo dove si
approvvigionavano d’acqua gli “acquaruli” che poi la vendevano
in giro per la città a “mandegne” |
foto: Romeo Brescia
|
foto: Romeo Brescia
Alle spalle, Via
Martire, anelli in ferro per attacco equini
Proseguire –
Icona Madonna su barberia – devozione popolare
Prendere discesa
a destra e accedere in Piazza Nuova già Largo Rignano e ancora prima
Largo la Vignola.
Insediamento di
molte attività artigiane: carradori, falegnami, zucari (costruttori di
corde), cutrare (coperte imbottite di lana, appunto la cutra).
foto: Romeo Brescia
|
C’era
anche chi fittava un carrettino di legno per i traslochi, oltre
che scale e scaloni in legno per ogni necessità di lavoro.
Le scale
erano, fino a qualche anno fa, poggiate sul muro che corrisponde
al forno su via S. Lorenzo
A destra
fontanella – salice – panchine – retro Arco Consalvo – case
d’epoca –e paracarri |
Ritornare centro
piazza – passare Per Vico Sinisi, (vicolo Bulgaria) presenze stranieri,
di fronte
l’ecomostro, prima di quello ce n’era un altro più mostro ancora
Subito a destra
di Vico Sinisi, il forno, una volta “ ‘u fùrne Cacasòtte”
Sosta campetto o
salone S. Stefano – Breve storia della chiesa –
Tratturello –
Fondaci – Infondacazione lana – Portone chiesa e data (1876) –
Eventuale visita
chiesa
Prendere per Via
delle Rondini - notare su ang. Vico Viola paracarro e grotte abitate nel
vicolo
Immettersi su
Via Pietro Scrocco (Caporalmaggiore del 43° fanteria, nato a Foggia nel
1894 e morto nella Grande Guerra, sul Monte Santo il 25 maggio 1917).
Strada chiamata anche ‘A vije ‘u zengaròtte per la presenza di una
famiglia di zingari
Al civico 52
abitava Cunziglije, l’ultima jungiara
Quindi a
sinistra per via U. Garofalo (sottufficiale, medaglia d’argento, caduto
sul Carso nel 1917)– Precedenti nomi della strada Via la Spiga e Strada
Petronilla – Nota anche come ‘A strede ‘i Galàsse (Galasso) famiglia
numerosa, da sempre e tutt’ora dedita al commercio e vendita di frutta –
notare laterale vecchia cereria – vecchi fregi architettonici a destra e
a sinistra - Vecchi portoni (tre) uno con “varrone” in ferro – notare
tratto di antico manto stradale, acciottolato, in pietre di fiume
10 metri a
sinistra, grotta dell’ultimo carbonaio, Antònije u’ caravunàre
Alle
spalle: grotta-stalla di Mechèle u’ carrettìre (il cavallo
scendeva all’indietro) – notare piccolo paracarro.
|
foto: Romeo Brescia
|
foto: Alberto Mangano
|
A destra notare “titilicchio”,
paracarro e strettoria – bottega e casa dell’ultimo maniscalco
(Mast’Andònije u’ ferracavàlle) di recente ristrutturata (foto
Mangano) – |
sull’altro lato
altro prospetto della cereria, che veniva gestita dai Molinaro,
da tutti chiamati e conosciuti come “Santoddio”, per il continuo
intercalare di questa parola nel parlare del titolare. |
foto: Romeo Brescia
|
Di nuovo su via
P. Scrocco “Il palazzo spezzato”, costruito sul sito di una vecchia
falegnameria, (Màste Luìgge Genzàne) rompe il cassone costituito con i
due laterali, contrasta in altezza con il recentissimo palazzo costruito
a pochi metri di distanza, che sostituisce quello ex Ricciardi già sede
di vecchia torrefazione di caffè, gestita, così come la cereria da
Santoddio.
Di fronte a
quest’ultimo, su via Umberto Ingino (militare foggiano, medaglia
d’argento, caduto a Lokovica nel 1916) due case, a des e sin. Con
scalinata esterna, quella di sinistra porta ancora i segni sull’angolo
di attacchi per equini
Girare a des.
Pal. Scaramella – rifugio bombardam. estate ’43 – requisito da forze
alleate – sul muro a sin. ortone data 1945 “Arriva il D.D.T.”
Girare su vicolo
Fortuna a destra palazzo – discarica
Poi a
sinistra, Via E. Petrone (Sottotenente, medaglia d’argento,
caduto a Castagnevizza nel 1917) teoria di case basse
Ancora a
sinistra (Via P. Scrocco) ad angolo con Via Matteotti
paracarro - Pal. Caione-De Leonardis – Finestra “cimitero delle
fisarmoniche”
A destra
verso palestra ex G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) |
foto: Cesare Rizzi
|
|