Il percorso

"I segni del passato.... e l'incuria dell' uomo"

(Domenica 03 aprile 2011)

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foto: Romeo Brescia

 

Il Percorso

Palazzo Perrone

Dall’altra parte della strada, palazzo costruito dopo l’abbattimento di altro preesistente  (Pal. Valentini)  che ben conciliava l’ingresso alla vecchia Piazza XX Settembre con Pal. Dogana  - fu abbattuto nel 1991

 

Avviandosi per via S. Lorenzo,  di fronte, vecchia palazzina con tabacchino su Corso Cairoli, è stata la prima sede Banco di Napoli a Foggia inaugurata il 28 maggio 1860. Furono utilizzati alcuni locali al piano terra del palazzo di proprietà Serra.

 

A sinistra vecchia palazzina (color giallo) con vano a getto. Di solito quel tipo di vano a getto,  veniva ricavato successivamente all’originaria costruzione, prima sfornita di sanitari ed acqua corrente.

A destra Arco Consalvo, dal nome dell’omonima famiglia, in precedenza il sito era individuato e chiamato Orto dell’Ingegno – Si dice che nel palazzo ci fosse un pozzo dove si approvvigionavano d’acqua gli “acquaruli” che poi la vendevano in giro per la città a “mandegne”

foto: Romeo Brescia

foto: Romeo Brescia

Alle spalle, Via Martire, anelli in ferro per attacco equini

 

Proseguire – Icona Madonna  su  barberia – devozione popolare

Prendere discesa a destra e accedere in Piazza Nuova già Largo Rignano e ancora prima Largo la Vignola.

Insediamento di molte attività artigiane: carradori, falegnami, zucari (costruttori di corde), cutrare (coperte imbottite di lana, appunto la cutra).

 

foto: Romeo Brescia

C’era anche chi fittava un carrettino di legno per i traslochi, oltre che scale e scaloni in legno per ogni necessità di lavoro.

 

Le scale erano, fino a qualche anno fa, poggiate sul muro che corrisponde al forno su via S. Lorenzo

 

A destra fontanella – salice – panchine – retro Arco Consalvo – case d’epoca –e paracarri

Ritornare centro piazza – passare Per Vico Sinisi, (vicolo Bulgaria)  presenze stranieri,

di fronte l’ecomostro, prima di quello ce n’era un altro più mostro ancora

 

Subito a destra di Vico Sinisi, il forno, una volta “ ‘u fùrne Cacasòtte”

Sosta campetto o salone S. Stefano – Breve storia della chiesa –

Tratturello – Fondaci – Infondacazione lana – Portone chiesa e data (1876) –

Eventuale visita chiesa

 

Prendere per Via delle Rondini - notare su ang. Vico Viola paracarro e grotte abitate nel vicolo

Immettersi su Via Pietro Scrocco (Caporalmaggiore del 43° fanteria, nato a Foggia nel 1894 e morto nella Grande Guerra, sul Monte Santo  il 25 maggio 1917). Strada chiamata anche ‘A vije ‘u zengaròtte per la presenza di una famiglia di zingari

 

Al civico 52  abitava Cunziglije, l’ultima jungiara

Quindi a sinistra per via U. Garofalo (sottufficiale, medaglia d’argento, caduto sul Carso nel 1917)– Precedenti nomi della strada Via la Spiga e Strada Petronilla – Nota anche come ‘A strede ‘i Galàsse (Galasso) famiglia numerosa, da sempre e tutt’ora dedita al commercio e vendita di frutta – notare laterale vecchia cereria – vecchi fregi architettonici a destra e a sinistra - Vecchi portoni (tre)  uno con “varrone” in ferro – notare tratto di antico manto stradale, acciottolato,  in pietre di fiume

10 metri a sinistra, grotta dell’ultimo carbonaio, Antònije u’ caravunàre

Alle spalle: grotta-stalla di Mechèle u’ carrettìre (il cavallo scendeva all’indietro) – notare piccolo paracarro.

foto: Romeo Brescia

foto: Alberto Mangano

A destra notare “titilicchio”, paracarro e  strettoria – bottega e casa dell’ultimo maniscalco (Mast’Andònije u’ ferracavàlle) di recente ristrutturata (foto Mangano) –

 

sull’altro lato altro prospetto della cereria, che veniva gestita dai Molinaro, da tutti chiamati e conosciuti come “Santoddio”, per il continuo intercalare di questa parola nel parlare del titolare.

foto: Romeo Brescia

Di nuovo su via P. Scrocco “Il palazzo spezzato”, costruito sul sito di una vecchia falegnameria, (Màste Luìgge Genzàne) rompe il cassone costituito con i due laterali, contrasta in altezza con il recentissimo palazzo costruito a pochi metri di distanza, che sostituisce quello ex Ricciardi già sede di vecchia torrefazione di caffè, gestita, così come la cereria da Santoddio.

 

Di fronte a quest’ultimo, su via Umberto Ingino (militare foggiano, medaglia d’argento, caduto a Lokovica nel 1916) due case, a des e sin. Con scalinata esterna, quella di sinistra porta ancora i segni sull’angolo di attacchi per equini

 

Girare a des. Pal. Scaramella – rifugio bombardam. estate ’43 – requisito da forze alleate – sul muro a sin. ortone data 1945 “Arriva il D.D.T.”

 

Girare su vicolo Fortuna a destra palazzo – discarica

 

Poi a sinistra, Via E. Petrone (Sottotenente, medaglia d’argento, caduto a Castagnevizza nel 1917)  teoria di case basse

Ancora a sinistra (Via P.  Scrocco) ad angolo con Via Matteotti paracarro  - Pal. Caione-De Leonardis – Finestra “cimitero delle fisarmoniche”

 

A destra verso palestra ex G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio)

foto: Cesare Rizzi