PERCHÉ DIVENTARE FUNAMBOLI PER UNA VISITA OSPEDALIERA?  “LETTERA APERTA” ALL’ASS. V. DI GIOIA E DOTT. T. MORETTI

 

di Nico Baratta

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FOGGIANTICA

Salve Egr.

dott. Vinicio Di Gioia, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Foggia,

dott. Tommaso Moretti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia,

 

V’invio questa “Lettera Aperta” per chiedere, in nome del gruppo de “Gli Amici della Domenica”, di un vostro fattivo e sollecito intervento sulla disastrosa situazione stradale - pedonale che da anni perdura all’ingresso da Via Napoli dell’Ospedale Riuniti.

 

Come anticipato dalla richiesta, faccio parte anche del gruppo citato pocanzi che nient’altro è il risultato di tanti concittadini che ogni domenica si riuniscono per “protestare pacificamente” in alcune zone di Foggia, cercando di sollevare e far notare “sottovoce”, i numerosi problemi che affliggono la nostra cara amata città

 

 

Il gruppo de “Gli Amici della Domenica”, nato sul social network Facebook, è animato dal Senso Civico, dalla Legalità, dal profondo amore che ha per questa città e che da anni, tanti, subisce il mal funzionamento civico e amministrativo, dall’amore per la storia del nostro territorio promuovendola con eventi specifici, attivandosi “pacificamente” per cercare di ottenere una Foggia Migliore, per noi e soprattutto per le future generazioni. Rendere Foggia vivibile “a misura d’uomo” sia nella sua fruibilità, sia nella sua sicurezza, crediamo sia l’obiettivo che tutti i concittadini vorrebbero. Pulizia, sicurezza, legalità, viabilità, verde pubblico, luoghi dove trascorrere ore in serenità condividendole con i residenti dell’area cittadina, rispetto per la storia curando le testimonianze che la ritraggono nei molteplici monumenti e testimonianze lasciate nel corso dei secoli, Foggia diverrebbe o ritornerebbe a essere quella città che da anni non si riconosce più in quel popolo che seguendo il Buon e Legale Vivere, la rese uno dei centri più importanti del Mezzogiorno d’Italia.

 

Utopia? Se le forze si unissero, potremmo riuscirci, non solo provarci.

 

Già in diverse occasioni, noi del gruppo abbiamo sollevato problemi oggi in fase di discussione e ripristino, interloquendo con i diretti responsabili delle strutture e/o infrastrutture del caso.

 

Come vi dicevo Egr. mi Responsabili all’inizio di questa mia, l’ingresso (definiamolo “B”) agli Ospedali Riuniti di Foggia, quello ubicato su Via Napoli, è trafficato ogni giorno da centinaia di persone, molte provenienti dalla provincia.

 

Ebbene (ma lo sapete) quell’ingresso ha un piccolo cancello arrugginito collocato in un angolo semi coperto dall’inferriata che recinta la struttura ospedaliera, senza copertura ed esposto al pericolosissimo traffico automobilistico, spesso veloce.

 

Un cancello al centro di una pozzanghera permanentemente presente durante le piogge (come raffigurato nella foto in allegato), che da il “benvenuto e/o benservito” a chi lo valica. Un bel problema per chi deve accedere alla struttura che grazie ad alcuni mattoni discontinui posti come prosecuzione dal vicino marciapiede, fungono da passerella pericolosa per chiunque voglia entrare nella struttura ospedaliera. Per i più giovani senza problemi fisici è anche un gioco, ma per tutti gli altri, che si presuppongono potenziali pazienti e sicuramente visitatori, diventa un ostacolo per “funamboli”, anche causa di caviglie slogate e cadute, per non parlare di tutti quei piedi bagnati che cascano inavvertitamente durante il passaggio da un mattone all’altro. E come se non bastasse, alcuni usufruiscono gratuitamente della “doccia da pneumatico” che molti negligenti automobilisti procurano agli indifesi soggetti in procinto di superare l’arduo e pericolo ostacolo bagnato.

 

Se non erro, a quell’ingresso è stata costruita una struttura di guardianìa e vi è anche un grande cancello sempre chiuso. Ora, non è che con quest’appello si vuole rendere l’ingesso su Via Napoli un secondo accesso come quello collocato sotto gli uffici amministrativi in Viale Pinto (anche se la struttura lo potrebbe realizzare giacché è diventato un ingesso molto trafficato anche per la sede della Facoltà di Medicina), ma renderlo fruibile nel pieno della sicurezza per i soggetti che lo valicano, sarebbe una proposta lecita, sicura e rispettosa per tutti. Da quell’ingresso, Gent.mi Signori, accedono chi si recano ai reparti pediatrici, geriatrici, oncologici, strutture dove sia pazienti, sia familiari non sono propriamente animate da gioia (si può ben comprendere in virtù dell’età e della patologia): figuriamoci se ogni qual volta la pioggia rende l’area circostante, un lago molto sporco.

 

L’invito che rivolgo con “Gli Amici della Domenica” è di porre termine alle acrobazie di chi valica l’ingresso “B”, suggerendo la sistemazione dell’area con un intervento tecnico che possa garantire l’asfalto asciutto, semmai rialzando la zona con il proseguimento del marciapiede e un sistema fognario che contenga le acque piovane.

 

Sicuro e fiducioso di un vostro interessamento e intervento, perché "Se Pot' Fà" - nostro sussurro di battaglia- , rivolgo in nome di tutto il gruppo i miei più

 

Cordiali Saluti.

per “Gli Amici della Domenica” Nico Baratta

 

Foggia 22/02/2011    

 

 

La Gazzetta del Mezzodiorno

del 25/02/2011