Ragionando da
turista se trovo un cartello con le indicazioni divelte ed abbandonate
in terra penso che se il sito non merita neppure la dovuta attenzione da
parte di chi dovrebbe invogliarmi a visitarlo vuol dire che quel posto
vale oggettivamente poco.
Non visito la Chiesa
e mi perdo una buona occasione per godere di un gioiello della città e
per far circolare l’idea che Foggia merita di essere vista anche per
ammirare il “cappellone” delle croci.
Ragionando da
cittadino se voglio vivere in una città normale pretendo che tutti si
comportino da persone normali. Condanno l’atto vandalico, come atto
iniziale, senza se e senza ma: chi ha divelto quel palo è un vandalo ed
il suo gesto merita la mia esecrazione.
Mi chiedo, però,
poi, chi doveva accorgersi dell’atto vandalico per provvedere a
ripristinare la condizione di normalità. Allora mi preoccupo, perché
sono spinto a pensare che ci sia un clima d’indifferenza a risolvere
anche i problemi più minuti e banali.
Penso a quel
maledetto clima di rassegnazione verso il destino cinico e baro che si
accanisce nei confronti della nostra comunità. E la cosa non mi piace!
Penso, e con me il
gruppo per cui Le sto scrivendo, che la città è quello che vogliono sia
i suoi abitanti.
Il nostro è un
gruppo di cittadini che, da persone normali, vorrebbe vivere in una
città normale e come tale sta a segnalarLe che la situazione di quel
palo divelto normale non è.
Il nostro senso di
appartenenza ci porta a ricordare, in via generale, a tutti le
rispettive responsabilità.
Siamo sicuri che
fino ad oggi nessuno Le abbia segnalato l’anomalia di modo che Ella
potesse poi attivarsi a ripristinare lo status quo antea.
In questi giorni
sulla nostra pagina di facebook si è attivata una discussione su come
risolvere il problema. Molti hanno proposto di andare lì e sistemare la
faccenda come abbiamo fatto quando ci siamo accorti che in “piazza
tavuto” nessuno andava a pulire e l'abbiamo fatto noi.
Qualcuno ha
obiettato che questa soluzione non sarebbe legale.
Non so se sia vero,
ad ogni buon conto sono qui anche a scriverLe per impedirci di
commettere un’azione illegale, se così è, perché il gruppo degli “amici
della domenica “, potrebbe recarsi sul posto e fare quello che
altri, pur dovendo e potendo, perché nelle loro competenze, non hanno
fatto.
Sarà un peccato
veniale, di cui ci assumeremo la responsabilità, ma servirà ad
evidenziare il peccato mortale dell’indifferenza e del lassismo che
hanno portato e portano la nostra città agli ultimi posti nelle
graduatorie nazionali dei luoghi dove è bello vivere.
Siamo convinti che
non meritiamo quel posto.
Ci aiuti anche Lei,
per quello che può e sa, a farci risalire quella graduatoria perché
siamo certi che quelle ultime posizioni non ci spettano.
Rimettere quel palo
al suo posto è un gesto banale, che non costa nulla, ma è un segnale
importante per tutti noi.
Dall’idea che si
possa cambiare rinasce la fiducia e con essa si ricostruisce anche un
valore di comunità e di appartenenza.
Noi ci stiamo
provando, lo faccia anche Lei, unendosi a noi.
per gli “amici delle domenica” , Salvatore Onorati
Foggia 19/02/2011
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