Dalle discussioni in atto leggo la voglia di passare dalla protesta alla proposta.

Durante la fase preparatoria dell'evento in un commento un' amico disse che ci voleva metodo e si rispose che per noi l'importante era cominciare e vedere cosa succedeva.

Non per voglia di autocelebrazione, ma per l'oggettività dei fatti, devo dire che le cose sono andate proprio bene.

 

Provo ad abbozzare un metodo di lavoro per il gruppo.

DALLA PIAZZA "TAVUTO ALLA PIAZZA DEL "SI PUO' FARE"

 

QUELLO CHE  NOI POSSIAMO FARE: ( seguendo la filosofia dell'etica della responsabilità individuale)

-a piazza ripulita, non ripristinata integralmente, i tempi potrebbero non dipendere  dalla volontà, ma dalla farraginosità della burocrazia, gli amici della domenica si reincontrano portando suoni e parole.

Immagino gli iscritti al gruppo che sanno fare, possono fare e fanno:

i poeti, gli scrittori, i musicisti, i cantanti, gli animatori culturali (immagino che si possano  coinvolgere studenti di licei artistici ed accademia per esporre le loro opere).

Creiamo momenti di aggregazione culturale....a costo zero (altro elemento da considerare: la compatibilità economica delle proposte).

- eventuale campagne di raccolta fondi utilizzando le varie e belle competenze di chi anima il gruppo degli "amici della domenica"

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QUELLO CHE POSSIAMO CHIEDERE AGLI ALTRI DI FARE (a costo zero)

 

-dare un nome alla piazza (responsabilità: amministrazione comunale )

- cambiare il percorsa della ronda dei militari (responsabilità: questura o prefettura)

-spostare i cassonetti dei rifiuti in luogo più idoneo (responsabilità: AMICA)

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QUELLO CHE POSSIAMO CHIEDERE AGLI ALTRI DI FARE (con un costo)

 

-ripristinare la piazza (amministrazione comunale, o sottoscrizione di privati)

- piazzare una videocamera (amministarzione comunale o sottoscrizione di privati: fonadazioni, istituzioni, cittadini)

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 Ci deve guidare, come metodo, la filosofia della buona gestione: individuare le responsabilità di chi dovrebbe fare, avrebbe voluto fare, ma non ha fatto! (chi fa/o non fa cosa, come, quando e perchè)