Con ordine del 27 dicembre 1543, del Vicerè di Napoli, Don Pietro di Toledo, il nobile foggiano Prospero della Bastia è nominato Mastrogiurato della Università di Foggia.
Sotto la sua fattiva amministrazione, la nostra città, già duramente provata e parzialmente distrutta durante le guerre Franco-Spagnole, si arricchisce di particolari opere di ricostruzione, tra cui l’erezione del famoso "Pozzo Rotondo" il cui residuo basamento trovasi sotto la
croce prospiciente la Chiesa di San Giovanni Battista e dove è inciso appunto il nome di Prospero della Bastia. Viene pure riscotruita Porta Arpana (abbattuta, come abbiamo detto, durante l’invasione dei francesi), sul cui arco interno fu riportato il testo della targa del Palazzo di Federico II (entrambe esistenti); ma soprattutto, il magnifico Prospero, fece costruire sulla stessa Porta Arpana gli uffici e la residenza del Presidente del Tribunale della R. Dogana delle Pecore, precedentemente alloggiato presso un fabbricato privato. Proibì inoltre che, lungo la cinta della mura della città, si costruissero case addossate alle fortificazioni stesse.
Prospero della Bastia fu nuovamente rieletto Mastrogiurato nel 1547. Con decreto Vice reale del 19 ottobre 1544 vene nominato Commissario delle Regie Cacce Riservate della Provincia di Capitanata e quindi Capocaccia del Bosco dell’Incoronata, carica che copriva ancora nel 1560.
(testo a cura di Raffaele de Seneen)