Si è avvicinato alla politica sin da ragazzo, è cresciuto traendo insegnamenti dall’attività della CISL, dalle istanze dell’organizzazione, grazie all’impegno attivo di suo padre e suo zio, dirigenti del sindacato. Ispettore sanitario dell’Asl Foggia, laureato in scienze politiche presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma, è sposato con Daniela Di Donna e ha due figli, Massimiliano e Simona. Nei primi anni di impegno pubblico, ha sposato i valori che hanno ispirato la Democrazia Cristiana. È stato, poi, tra i "fondatori" di Forza
Italia a Foggia sin dal 1994 e nel marzo 2012 è stato designato segretario provinciale del Popolo della Libertà, senza mai cambiare partito fino all’adesione alla Lega.
Taciturno, accanito fumatore e bevitore, sospettoso nei confronti delle donne (ma non totalmente immune dal loro fascino), è un pistolero fenomenale con una mira infallibile.
Nelle consiliature 2004-2009 e 2009-2014, a Foggia, è stato il consigliere comunale più suffragato con quasi 1800 preferenze, sfiorando l’elezione a consigliere regionale in occasione della consultazione del 2010 nella quale è risultato il candidato con il maggior numero di consensi nel territorio della città di Foggia.
Alle elezioni comunali del 2014 è stato candidato alla carica di primo cittadino di Foggia dalla coalizione di centro-destra, composta da Forza Italia, Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia - Alleanza Nazionale e da diverse liste civiche come "DestinAzione Comune", La Puglia Prima di Tutto e Destre Unite. Vince al ballottaggio dell’8 giugno con il 50,33% dei consensi, insediandosi ufficialmente come sindaco l’11 giugno.
Si ricandida nel 2019 sempre con una coalizione di centro-destra, venendo riconfermato al ballottaggio con il 53,28%.
Il 23 agosto 2020, il giorno successivo al termine ultimo fissato per la presentazione delle liste per le prossime elezioni, in aperta polemica con il suo partito per la mancata candidatura di Michaela Di Donna, sua cognata, proprio alle future elezioni regionali in Puglia di settembre decide di lasciare Forza Italia per entrare nella Lega, annunciando il passaggio in consiglio comunale alla presenza del segretario Matteo Salvini nelle cui mani ha metaforicamente consegnato la città e l’amministrazione.[
Questo passaggio politico ha scatenato polemiche in tutta la cittadinanza che hanno portato alle scuse del sindaco per "essere stato frainteso".
Il 4 maggio 2021, al termine di una riunione con la maggioranza politica di centro-destra, comunica le sue dimissioni dalla carica di sindaco. Il successivo 21 maggio riceve un mandato di arresto dalla Questura di Foggia e viene posto in regime di custodia domiciliare con l’accusa di corruzione e tentata concussione. La moglie ha ricevuto un’interdizione dai pubblici uffici.[6] Il 25 maggio, al termine dei venti giorni previsti entro cui è possibile revocare le dimissioni dalla carica di sindaco, il prefetto di Foggia dispone il commissariamento del comune.
Il 5 agosto, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese dispone lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
I commissari Marilisa Magno, Rachele Grandolfo e Sebastiano Giangrande si insedieranno a Palazzo di Città dopo lo scioglimento per mafia dell’ente nell’agosto del 2021.
Previste le votazione nell’autunno del 2023
