Mario Salvatore nasce a Foggia nel 1941 da genitori napoletani, originari di Torre Annunziata (NA).
Vive un’infanzia caratterizzata da continui spostamenti tra Foggia e Torre Annunziata a causa dei cruenti avvenimenti bellici del secondo conflitto mondiale, al termine del quale la famiglia si trasferisce a Foggia, dove risiede stabilmente, pur continuando ad
avere continue frequentazioni col paese di origine.
In casa si ascolta sempre musica napoletana e questo caratterizza la formazione musicale del giovane Mario, che si appassiona ai grandi interpreti, primo fra tutti Sergio Bruni.
Ed è alla scuola del grande maestro che si forma come cantante, affinando le proprie capacità canore.
Negli anni settanta si assiste al periodo aureo della “ sceneggiata”, che via via si trasforma, agli inizi degli anni ottanta, nella cosiddetta “new melody napoletana”.
In questo periodo, Mario Salvatore, in pieno disaccordo con tali innovazioni stilistiche, compie una scelta diametralmente opposta rilanciando con determinazione la canzone classica napoletana; lo fa con un progetto musicale che intitola “Così cantava Napoli”, per sottolineare il forte legame con la tradizione. E difatti “Così cantava Napoli”, è uno spettacolo teso a ripercorrere l’esperienza musicale della Napoli che fu, alla maniera della posteggia. Un tentativo di restituire alla canzone napoletana l’antico ed immutato fascino utilizzando gli strumenti della tradizione, con la centralità del mandolino e delle chitarre.
Da principio è una scelta che non paga in termini commerciali, ma che lo fa apprezzare dalla critica e da una elitaria cerchia di appassionati.
La tenacia di Mario Salvatore lo porta a persistere in questa scelta stilistica, che va considerata una felice intuizione alla luce dell’attuale riscoperta della canzone classica napoletana. Si pone così all’attenzione del pubblico come un precursore autorevole di un genere musicale nel quale , ultimamente, si sono cimentati diversi artisti che ne hanno anche favorito il rilancio ( per citarne alcuni, si pensi a Massimo Ranieri; Renzo Arbore; Lucio Dalla fino alle magiche interpretazioni tenorili nei concerti mondiali di “Pavarotti – Carreras – Domingo”).
Altra ferrea convinzione di Mario Salvatore è l’opportunità di presentare nei concerti ogni canzone con riferimenti storiografici, aneddoti o curiosità circa la nascita della stessa, sia per completezza culturale, sia per un maggior coinvolgimento degli spettatori.
Mario Salvatore ha al suo attivo diverse partecipazioni a festival di canzoni napoletane e programmi televisivi e radiofonici su Napoli e la sua musica. Ha tenuto concerti in molti teatri italiani e nelle calde serate estive molte delle più belle piazze italiane hanno fatto da cornice alle sue interpretazioni. Ha rappresentato la canzone e la cultura italiana esibendosi anche all’estero, con largo consenso di pubblico e di critica.
Ha tenuto un concerto ad Ischia (NA) nel 2003 in omaggio a Sergio Bruni, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al grande maestro appena scomparso.
Il Parlamento italiano si è attivato per la valorizzazione della canzone napoletana, considerata patrimonio culturale italiano; Mario Salvatore ha svolto funzioni di consulenza per alcuni deputati e senatori.
Nell’ambito di queste iniziative ha tenuto un concerto a Roma – Palazzo Ruspoli - sulla storia della canzone napoletana, con Adriana Bruni e Mario Maglione. Tra i presenti l’allora Ministro degli Esteri on. Lamberto Dini , numerosi Parlamentari, nonché Direttori degli Istituti Italiani di Cultura all’estero.
Ha al suo attivo diversi lavori discografici, uno dei quali dal titolo “Così cantava Napoli – Vol. 2” ha scalato i vertici della classifica specializzata del sito musicale – Vitaminic -, con largo consenso degli appassionati di musica napoletana, che ne hanno apprezzato la rigorosa adesione allo stile classico della canzone napoletana nonostante l’originalità degli arrangiamenti.
Sono state vendute circa 10.000 copie di quest’opera. E’ un risultato di notevole prestigio se si tiene conto della crisi del mercato discografico sempre più aggredito dalla pirateria, e del fatto che la musica classica napoletana, anche se di pregevole qualità, occupa comunque un mercato di nicchia riservato solo agli appassionati.
Il 28 marzo 2003, Mario Salvatore ha eseguito al teatro U.Giordano di Foggia, in prima nazionale assoluta, una canzone inedita di Ernesto Murolo ed Evemero Nardella, due tra le firme più prestigiose del panorama musicale napoletano, che grande rilievo ha avuto su gran parte della stampa nazionale.
Il titolo della canzone è “Balcone a Marechiaro” che è stata inserita nell’ultimo CD “Così cantava Napoli – Vol. 3” edito dalla “MEA SOUND” di Napoli, che come il precedente CD, ha conosciuto un ottimo successo in termini di vendite ed è stato molto apprezzato negli Stati Uniti, dove, a margine di una tournée, si è esibito nel 2008 al Gran Galà della NIAF a Washington e presso la sede della Corte Suprema.
(Tratto da: http://www.mariosalvatore.it/biografia.html)
