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La Madonna dei Sette Veli
di: Cesare Rizzi
La Madonna dei Sette Veli
...Santi e Patroni

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La Madonna dei Sette Veli
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link al sito di La Madonna dei Sette Veli
La nascita della città di Foggia è legata al ritrovamento dell’icona della Beata Vergine Maria nelle acque di un pantano intorno all’anno 1062 (secondo altri 1073).
A quel tempo e sino alla più recente storia, il territorio della Daunia era noto per le vaste zone boschive e paludose, ideali per la caccia, il pascolo e la pesca.

La leggenda narra di alcuni pastori che durante l’abbeverata dei buoi, osservarono sulle acque del pantano
tre fiammelle.

Incuriositi da quella visione, si avvicinarono e con grande stupore, trovarono, avvolta in alcuni teli e sepolta nella melma una tavola raffigurante l’immagine della Vergine Madre di Dio nell’atto di offrire all’adorazione il suo Figlio Gesù.

L’iconavetere (letteralmente l’antica icona), fu prontamente portata presso la vicina "Taverna del Gufo" o del "Bufo" (il Bufo è una specie di rana, un rospo, e questa ipotesi, considerando la zona paludosa in cui si ergeva la taverna, pare abbastanza attendibile).

La notizia del miracoloso ritrovamento, fece affluire in quella zona molti forestieri, curiosi e fedeli. Gli scambi ed i traffici con i pastori abruzzesi che affollavano questa terra forgiarono i costumi e l’ economia che hanno caratterizzato fino ai giorni nostri, abitudini e tradizioni del popolo foggiano.

Nei pressi della Taverna, furono costruite molte case e si costituì il primo nucleo abitativo.
Era l’inizio della comunità foggiana voluta e benedetta dalla "Madonna dei sette veli".

Ma, la storia della iconavetere, ha origini ben più remote.
La legenda vuole che il sacro tavolo, fosse stato dipinto dall’evangelista Luca e che nel 485 d.C., sia stato portato a Siponto dalla città di Costantinopoli e consegnato al Vescovo Lorenzo Maiorano che ne fece dono alla città di Arpi.

Nel 600 d.C., durante la distruzione della città di Arpi, un contadino pose in salvo il Sacro Tavolo avvolgendolo in alcuni drappi e nascondendolo nel luogo in cui sarà rinvenuto quasi cinque secoli dopo.

Per volontà di Roberto il Guiscardo, nel 1080 sarà costruita una grande chiesa (l’attuale Cattedrale) dedicata a Santa Maria de Focis, proprio nel luogo, necessariamente bonificato, in cui fu rinvenuto il Sacro Tavolo.

La chiesa, venne elevata al rango di Chiesa Palatina e l’icona della Vergine vi trovò la sua definitiva sistemazione.
In molte occasioni, principi e regnanti, vollero celebrare in questa chiesa i loro matrimoni.

Sotto il dominio di Guglielmo II di Sicilia, detto il Buono, nel 1172, il tempio sarà ampliato. La Chiesa cresceva, e con essa anche la città che presto diventerà una delle più importanti del Regno.

Eccellenti devoti alla nostra protettrice, furono Carlo II lo Zoppo, Roberto il Saggio, Giovanna I, Giovanna II ed il consorte Ladislao, Alfonso I e suo figlio Ferrante I d’Aragona.

Nel 1767 Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando IV di Borbone, si recò in pellegrinaggio a Foggia. Più tardi ella volle che le nozze tra suo figlio Francesco I, principe ereditario, e Maria Clementina d’Austria, fossero celebrate a Foggia.

Correva l’anno 1797 e per un solo giorno la città fu capitale e l’Iconavetere patrona del Regno. Il Re Carlo I d’Angiò, morto a Foggia nel 1285, volle che nella Chiesa di Santa Maria fosse sepolto il suo cuore.

La festa che i foggiani offrono alla patrona della città si tiene due volte ogni anno, il 22 marzo ed il 15 Agosto (ferragosto).


l’iconavetere in processione - anno 2012
foto: Michele Sepalone


Edicole devozionali dedicate alla Madonna dei Sette Veli

Scheda inserita il 10-08-2012 da Cesare RizziHome Page

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