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Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli
(con annesso convento)
La struttura fu costruita ad istanza e spese di Cola Zuccaro e Rosa Del Vento cerignolana... che i frati chiamavano “mamma Rosa” e col consenso di mons. Prospero Rebiba, vescovo di Troia. Superiore Provinciale p. Lorenzo da Montepulciano.
La chiesa venne consacrata il 6 maggio 1611. Fu sede della Curia, dell’infermeria e di uno dei lanifici della provincia.
In detta chiesa si sono verificate varie apparizioni della Madonna dei Sette Veli di cui la prima avvenne il 22 marzo 1731.
Il convento fu soppresso il 3 luglio 1811 per effetto delle leggi murattiane.
Vi abitavano allora ben 14 religiosi.
Durante gli anni della soppressione, la piccola chiesa fu più volte profanata e subì atti di vandalismo che danneggiarono gli arredi e le strutture.
Nel 1817, quando i frati ripresero possesso della chiesetta, dovettero eseguire molti restauri e riconsacrare la chiesa che fu dedicata a santa Anna la cui statua prima custodita nella chiesa ando dispersa durante gli anni della soppressione.
La statua di sant’Anna, fu rintracciata e riacquistata dai cappuccini ad un’asta per due carlini.
Nel 1867 il convento fu nuovamente soppresso anche ad opera di p. Urbano da S. Marco in Lamis.
Nel 1868 l’intero complesso, fu occupato dalla cavalleria pemontese e la chiesa fu adibita a stalla.
Si narra che i cavalli tenuti nella chiesa trasformata in stalla, morivano di giorno in giorno, si che il comandante del corpo di cavalleria,
ordinò la costruzione di altri padiglioni per mettere i cavalli, sgombrando la vecchia chiesetta che rimase rovinosamente deturpata.
Oggi rimangono dei ruderi protetti da una recinzione metallica.
I frati trasferirono gli arredi nella vicina chesa di Sant’Eligio e nel 1882 aprirono il nuovo convento in via S. Antonio, l’attuale chiesa di Sant’Anna
