“SILFIO, L’ARGENTO VEGETALE."
Una pianta preziosa come un metallo, miracolosa per la salute, prelibata … Perché sparita?
La scena dipinta in una coppa greca del 560 a.c. sembra ambientata sul ponte di una nave.
Re Arcesilao II di
Cirene se ne sta seduto su un seggiolino pieghevole con in mano lo scettro, mentre davanti a lui alcuni uomini pesano sacchi di mercanzia.
Che cosa di tanto prezioso ci fosse da richiedere la presenza del sovrano al momento della pesatura, lo sappiamo grazie ai “fumetti” che il pittore ceramista disegnò accanto alle figure.
Si trattava di silfio, una pianta spontanea oggi estinta che viveva in una fascia di territorio lunga 200 km e larga circa 60, parallela alla costa della cirenaica, nell’attuale Libia.
Cresceva soltanto lì, resisteva a ogni tentativo di coltivazione e il suo commercio era monopolizzato dalla città di Cirene che grazie proprio all’esportazione del silfio divenne una delle più ricche del Mediterraneo.
Principale acquirente era Roma dove la pianta e i suoi derivati erano pagati con il corrispettivo del peso in argento e il silfio era conservato nel tesoro dell’Urbe accanto alle riserve d’oro.
Tanto valore dipendeva dalla grande richiesta di silfio come spezia e come presunto medicinale.
Già in epoca romana, però la pianta è misteriosamente scomparsa.
Conosciamo il suo aspetto grazie alle monete di Cirene sulle quali è impressa la sua immagine, che diversi botanici hanno interpretato come un parente di Ferula communis (finocchiaccio) o Ferula tingitana ……
Di certo Plinio il Vecchio racconta che quando ormai la pianta era data per scomparsa, ne fu trovata un esemplare che fu prontamente inviato all’imperatore Nerone come preziosissimo dono. E da allora, la speranza che prima o poi si rintracci qualche esemplare da incrociare con la Ferula per far rivivere l’antico silfio non è stata mai abbandonata.
NEL MITO
Un mito greco racconta che Promoteo rubò una scintilla agli dèi per donare il fuoco agli uomini e la nascose all’interno di una pianta di “narthex” (Ferula communis), da molti identificata con il Silfio”
Focus Ottobre 2011
