Da secoli, il 26 luglio assume un aspetto particolare.
Il 26 Luglio si festeggia Sant’ Anna e a Foggia il piatto tipico era ( in alcune famiglie ancora è) “ciammaruchelle e pizze fritte”, solitamente consumato dal terrazzano figura tra le più
singolari della Daunia, sviluppatosi dopo il devastante terremoto del 1731 intorno alla chiesa delle Croci, costruita all’incrocio tra gli antichi tratturi per Celano e l’Aquila, percorsi dai pastore e dai loro armenti che giungevano “ a svernare “ nella Daunia dall’ Abruzzo e dal Molise.
Dopo la mietitura, in prossimità della festa di Sant’Anna, alla quale gli abitanti di Borgo Croci hanno fortemente voluto la consacrazione di una Chiesa (edificata alla fine dell’ottocento) i terrazzani andavano nei campi per raccogliere le “ciammaruchelle” prima dell’incendio delle ristoppie.
Le lumachine venivano sistemate in grandi cesti di vimini, coperti con un coperchio, venivano fatte spurgare per alcuni giorni, poi venivano lavate ripetutamente con acqua e sale e sbollentate a fuoco lento. Erano condite con spicchi d’aglio, olio e mentuccia ed accompagnate con pizze fritte, fatte con acqua, farina, lievito madre e sale.
Ingredienti per 5/6 persone
kg 1 di ciammaruchelle
olio extra vergine d’oliva
3/4 foglie di mentuccia
3 foglie di alloro
sale e pepe q.b.
2 spicchi d’aglio
Procedimento:
Lasciare spurgare le ciammaruchelle dalle loro impurità per due giorni, lavatele sotto l’acqua corrente per più volte.
Mettetele in una pentola alta con acqua fredda e a fuoco basso portatele a bollitura, con una schiumarola eliminate le impurità che si formano.
Scolatele e rimettetele in una pentola con un pò d’acqua, alloro, mentuccia, aglio a spicchi interi, olio extra vergine d’oliva, sale pepe q.b., fatele cuocere per 10/15 minuti e toglietele dal fuoco. Servitele con un filo di olio di oliva, accompagnate con pizze fritte.
Buon Appetito.