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Danilo Audiello
di: potito.chiummarulo
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Danilo Audiello
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Alexis Arts appare il 5 maggio del 1986 con il nome di Danilo Audiello. Precoce, nel suo animo prese presto forma quello che poi sarebbe diventato il suo modo di intendere l’arte, di fare magia.
Nella sua accezione Alexis è un fantasista che,
attraverso il filo conduttore dell’illusionismo, fonde in un’unica espressione artistica teatro, mimica, trasformismo, musica, danza classica, ombre cinesi, scherma ed arti marziali.

Dotato di un carattere determinato ed estroso, Alexis si avvicina, grazie agli stimoli ricevuti dalla famiglia, al mondo dell’arte.

All’età di 5 anni crea stupore con la sua prima esibizione di illusionismo in un momento di improvvisazione ritagliato in uno spettacolo teatrale. Già a 9 anni la sua mente era abile nella risoluzione dei calcoli difficili, come l’estrazione sino alle radici quindicesime.

Inventa un sistema di scrittura in codice, che ricorda la scrittura cuneiforme, di cui i suoi testi di studio erano chiosati a margine. Durante l’adolescenza, in spazi di incanto, stupiva i coetanei con le sue arti: il suo sorriso lo portava ad intrattenere rapporti semplici e genuini. Crescendo maturò le sue idee, il talento prese forma, approfondì vari aspetti dell’arte, visse sempre nuove esperienze seguendo artisti di rilievo: egli divenne in tutto e per tutto autore e progettista dei suoi spettacoli.

Dalla biblioteca di famiglia, Alexis esplorò come questa arte fosse stata vissuta, acquisendone le tecniche e i segreti del passato.
Piegò alle sue visioni il legno, dando vita ai primi prototipi delle sue attrezzature magiche nella falegnameria del nonno Luigi.

A 13 anni, insieme alla nonna Brunetta, professoressa di origini fiorentine che gli trasmise la passione per la letteratura, realizzò, in una sartoria, i suoi primi costumi di scena e produsse il suo primo spettacolo professionale che gli aprì le porte di numerosi teatri di tutto il mondo.
Figlio d’arte, dopo una lunga gavetta al fianco di molti artisti e dopo aver calcato la scena su molti palcoscenici, Alexis affinò con l’esperienza quelli che sono i suoi talenti, tra tutti il teatro. Da giovanissimo ricoprì il ruolo di Antifolo, nel suo primo approccio alla recitazione teatrale, in “La commedia degli equivoci” di William Shakespeare, in una tourné con l’attore Tato Russo (1994); in seguito recitò in altre rappresentazioni come “I maenecmi” di Plauto e stese varie sceneggiature.

La passione del teatro fu alimentata da un incontro con Vittorio Gassman che lo esortò a proseguire gli studi teatrali. L’attore, quindi, fu complice dell’approfondimento e della viva passione per il teatro, portando Alexis a perfezionare varie qualità artistiche. Apprese anche dagli umili: ha da sempre apprezzato, soprattutto, gli artisti di strada, ritenendoli i più vivi e sinceri portatori di arte. La partecipazione di Alexis a vari Congressi del Club Magico Italiano gli offre la possibilità di relazionarsi e confrontarsi con i massimi esponenti nel mondo della magia italiana ed internazionale. Da qui la collaborazione con l’americano Jaff McBraid, pluricampione del mondo di illusionismo.

L’ambiente in cui è cresciuto gli ha permesso di frequentare e coltivare la profonda amicizia con una delle massime espressioni del trasformismo, Arturo Brachetti, più volte suo ospite, nutrendosi delle sue interpretazioni artistiche. Sin dalla tenera età di sei anni incomincia a studiare danza classica acquisendo l’eleganza e i modi di questa nobile disciplina che trasfonderà negli spettacoli, ispirandosi ad uno dei suoi maggiori interpreti quale è Raffaele Paganini.

Combina armoniosamente nei suoi spettacoli arti e tecniche più diverse tra improvvisazioni ed effetti retorici, fino a giocare con disinvoltura nel porle in affascinanti antitesi. Ha praticato discipline sportive tra le più varie, dalla ginnastica artistica all’aikido, dall’atletica alla subacquea, esperienze che sono poi state fatte confluire nei suoi spettacoli e nel suo modo di fare arte, comprendendo che in essi avrebbe potuto acquisire gli strumenti per rendere l’espressione artistica più efficace.

Vivendo ogni città ed ogni genere di arte, Alexis matura anche nelle direzioni artistiche e creative, firmando con le sue idee e coreografie numerosi spettacoli, dai musical come Aladin dei Pooh o Ben 10 della Cartoon Network, fino a prestare la sua visione creativa alle più svariate esigenze tra cui il World Tour 2009 di Gigi d’Alessio. Ha avuto modo di divertire anche in occasioni radiofoniche. Invitato dagli Zero Assoluto su Radio 101 indovina il pensiero di due milioni di ascoltatori, ricevendo in diretta i complimenti di Gerry Scotti e del Direttore della Mondadori.

Nel 2005 consegue la maturità a pieni voti tanto da ricevere una convocazione dalla Federazione dei Cavalieri del Lavoro ed essere poi premiato con il “Marco Aurelio” della città di Roma in Campidoglio dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per le sue medie di studio. Nel 2008 si laurea in tempo record con 110 e lode in Economia presso l’Università degli Studi di Foggia e riceve una borsa di studio per Bruxelles.

Per riuscire a portare avanti tutte le attività delle quali si occupa, Alexis sfrutta al massimo l’arco della giornata, studia e utilizza intensamente perfino le ore notturne. Si nutre di tutte le esperienze che vive, artistiche e sociali, facendo tesoro di ogni sensazione e conoscenza carpita al mondo esterno tanto da essere portato ad affermare che “c’è molta più magia nella vita di quanto siamo portati a pensare. La realtà, in fondo, è una questione derivante dalle nostre percezioni” La sua personalità eclettica e camaleontica lo porta a rifiutare le strade percorse da altri e a cercarne di nuove, per uscire da ogni stereotipo e schema prefissato. Egli ritiene che ogni aspetto della vita può essere arte, basta viverlo nel modo giusto. L’arte è di per sé un modo di vedere il mondo; una percezione che deve essere comunicata; un sentimento che deve essere profuso.

La sensibilità acquisita, alimentata in una vita imbevuta di arte, lo porta ad impegnarsi nel sociale, nel volontariato e nelle associazioni. Sin da studente, come rappresentate d’istituto, sostenuto da centinaia di suoi coetanei, fa dell’ottimismo la chiave di lettura per interpretare la realtà: imparare a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno e non mezzo vuoto. Questa visione delle cose è spinta dalla sua naturale socievolezza a trasmettere agli altri l’idea che, nella vita, ogni cosa è realizzabile. “Everithing is possibile”: per Alexis ogni illusione può essere realizzata, non è un caso che la maggior parte delle sue creazioni siano ispirate da sogni. L’illusionismo è l’arte di chi ha un patrimonio di conoscenze e abilità fuori dal comune.

Alexis, in linea con le affermazioni del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), sostiene che non esistano poteri soprannaturali ma che tutto, anche il fenomeno apparentemente più inspiegabile, ha un fondamento scientifico.

IL PIU’ VELOCE ESCAPOLOGO DEL MONDO

Il 29 maggio 2009 durante la “Notte di Houdini”, Alexis è entrato nel Guinness dei primati per aver eseguito in versione complicata tutti i numeri di Hanry Houdini, battendo due dei più agognati record legati al mondo dell’escapologia: l’evasione più veloce mai realizzata da una camicia di forza e da un paio di manette, affermandosi così come il più veloce escapologo del mondo. In seguito a questi due guinness world records la stampa di tutto il mondo ha riportato l’eccezionale notizia e per la prima volta due records, da sempre esclusivo appannaggio di artisti americani, sono divenuti italiani.

L’ardita impresa di battere i record di Harry Houdini è nata dopo anni passati ad approfondire, nei suoi spettacoli di escapologia, i numeri del suo celebre predecessore. Una delle sue specialità consiste in numeri di evasione mozzafiato: davanti a migliaia di spettatori, come è accaduto a Las Vegas o negli stadi d’Italia, Alexis iniziò a liberarsi da ogni tipo di costrizione, dalle manette e catene ai bauli sigillati e invasi d’acqua, riapparendo poi tra il pubblico con il risultato che l’attesa dello spettatore, catalizzata sul palcoscenico, viene completamente elusa, generando un’illusione impossibile.

Oltre ad avere il talento versatile, Alexis trasfonde grande tecnicismo nelle proprie esibizioni. I suoi spettacoli sono il risultato di precisi calcoli matematici ed empirici, tanto allenamento, ma anche improvvisazione. Quest’ultima, come nello stile jazz, costituisce una caratteristica peculiare che rende ogni esibizione unica ed irripetibile. Alexis sa far sognare, riuscendo a far credere che l’impossibile sia in realtà possibile, avvicinando il nostro pensiero a dimensioni sconosciute che alimentano la fantasia di ogni uomo che vorrebbe poter controllare le leggi dello spazio e del tempo e concretizzare il sogno ancestrale di tornare bambini.

Informazioni tratte da: http://www.alexisarts.it

Scheda inserita il 05-03-2012 da potito.chiummaruloHome Page

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