Piero Ferrante. Di nascere è nato. Un po’ per gioco, un po’ per forza, si è trovato a sbucare fuori dal caldo accogliente di una foglia di cavolo in un’uggiosa giornata di pioggia dell’agosto 1981.
Laureato in Lettere Moderne con il
massimo dei voti e lode con una tesi sull’occupazione militare in Capitanata (segnalata per l’accuratezza della ricerca storica dalla Giuria del Premio Capitanata, evento organizzato dal Centro di Ricerca e di Documentazione per la Storia di Capitanata), frequenta di straforo il mondo del giornalismo.
Dopo un anno e mezzo a l’Attacco, attualmente collabora, in maniera ciondolante, con una serie di giornali e riviste di varia diffusione: Stato Quotidiano (per cui co-cura una rubrica di libri), il manifesto, Gli Altri, La Voce elle Voci, la pagina pugliese di affaritaliani.it.
Ha scritto anche per il mensile Nigrizia (diretto da Alex Zanotelli), per rassegna.it (sito dell’organo ufficiale della Cgil) e per style.it.
Impegnato nel sociale, aderisce alla sede foggiana di Libera, associazione presieduta da don Luigi Ciotti.
