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IL BELLO, IL BRUTTO... E IL CATTIVO

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La chiamano Emergenza. Emergenza Rifiuti. E' tecnicamente la difficoltà di tenere pulità la città stante le esigue risorse, ed il fallimento della azienda municipalizzata preposta alla cura ed all'igiene urbano.

 Succede che per queste ragioni, le vie della città sono "arredate" di grossi cumuli di sacchetti di spazzatura e cassonetti debordanti stracolmi di ogni rifiuto che le nostre opulente festività natalizie hanno prodotto.

 Una mole di rifiuti impressionante che, in tempo di "Emergenza" meriterebbe l'attenzione  di ogni cittadino, per il conferimento intelligente degli stessi.

Dopotutto, in ogni comunità che si definisce tale, una emergenza è qualcosa che interessa ogni singolo individuo, e di cui tutti ed ognuno se ne fa carico affinchè questa sia il più possibile sostenibile.

 Invece, sembra che nonostante gli appelli a cercare una via "condivisa" per affrontare INSIEME l'emergenza, molti si preoccupino di abbandonare nei punti di raccolta simili a discariche a cielo aperto, mobili, materassi, elettrodomestici ed ogni sorta di rifiuto.

 Tanto si è parlato sulle responsabilità politiche ed amministrative e non sarà questa nota ad insistere sulle considerazioni e sulle conclusioni troppo spesso contrastanti.

 Oggi è l'ultima domenica prima della fine dell' anno, e  questa avara città ci regala un cielo sereno illuminato da un tiepido e gradevolissimo sole... Sembra un premio alla pazienza dei foggiani ed un invito alla speranza, alla ricerca di cose belle, di immagini piacevoli che leniscano il sentimento di rabbia che pervade ogni cittadino.

 E' giorno di passeggiata, voglio vedere qualcosa di BELLO da opporre ai cumuli di immondizia che incontro per strada... ho un disperato bisogno di "BELLO"

Penso ad una mostra d'arte... non ce ne sono, ad un prato ben curato... non ce ne sono.... un fiore... perchè no ? un bel fiore variopinto, grazioso... basta poco, voglio accontentarmi di poco... purchè sia BELLO.

 Mi torna in mente il viale della stazione. Recentemente le aiuole dove di solito ci andavano cani e randagi a depositare le loro deiezioni, sono state abbellite con piantine di freschi ciclamini variopinti.

Una gradevolissima nota di colore, piacevole, garbata. Un pezzo di BELLO in un viale particolarmente critico ed altrettanto criticato soprattutto dai residenti che lo vorrebbero BELLO e dignitoso.

 Certo la spazzatura c'è, ma ci sono anche i ciclamini a bilanciare questa bruttura.

 Ci voglio andare, percepisco già l'immagine colorata dei fiori, la meta della mia passeggiata mi sembra un buona scelta.

 Arrivo un po sudato, il sole è un po' troppo generoso per chi indossa il cappotto di lana, mi avvicino alla prima aiuola, i MIEI bellissimi ciclamini sono sbattuti sul terreno schiacciati.... barbaramente calpestati.... proseguo, cerco un'altra aiuola, ciclamini rossi... peggio che andar di notte... alcune piantine sono state persino estirpate... rubate...

Adesso il viale è davvero brutto... tutto brutto, l'unica cosa bella è stata distrutta....

Proseguo, altre aiuole nello stesso stato, scatto qualche foto...  provo una mix di rabbia e dolore...

 

Un tizio mi si avvicina, incuriosito dalle mie foto ed inizia....

"questi fiori... che c'entrano ? non era questo il momento !"

ed io: "però sono carini, abbelliscono questa strada grigia e desolata"

perchè sono stati calpestati in questo modo ?

c'era una cosa bella... e l'avete calpestata..."

era meglio la merda dei cani in  queste aiuole ?

 

Lui, divaga, parla di munnezza di tempi di guerra, di degrado e di extracomunitari.... e non si accorge che aveva una cosa BELLA sotto il naso, ed ha permesso che fosse, devastata, cancellata... L'unica cosa bella.

Lui è abituato al BRUTTO.

 Torno desolato sui miei passi,  troppa strada ho davanti prima che tutto questo sia CASA MIA !

 Cesare Rizzi