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Segnalazione: Palazzo de Maio - De Vita - De Luca

Palazzo de Maio - De Vita - De Luca

Via Arpi, 90 -

...SE POT' FA'...

Id.#434
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Non passa inosservato agli occhi del visitatore del centro storico foggiano, e nemmeno al più distratto dei cittadini che abitualmente si riversano su queste vie, uno dei palazzi più affascinanti ed interessanti del patrimonio storico della città.
/> Affaccia su Via Arpi, con ingresso al civico 90, il Palazzo De Maio, riconoscibile per le linee architettoniche, ma soprattutto per gli elementi decorativi della facciata che si staglia proprio di fronte alla magnifica Basilica dedicata alla Madonna dei sette veli.

Il nobile Cesare de Maio fece costruire il palazzo su suolo del Capitolo di Foggia, nella seconda metà del 1500 laddove erano i ruderi di due botteghe con l’intenzione di realizzare una struttura a corpo unico.

Nel 1648, narrano le cronache, il palazzo ospitò alcuni rivoltosi insorti contro i Reggimentari della città capeggiati dal notaio Giovan Sabato Pastore.
Dopo i de Maio, il palazzo passò ai Calvanese, e da questi al Monastero di Santa Chiara.
Nel 1696, l’edificio fu alienato al reverendo Giuseppe De Vita di San Marco in Lamis, che, nel 1698, costruì un ulteriore piano con il gradevolissimo loggiato dal quale è possibile dominare Piazza Pericle Felici e godere dello scenario offerto dalla Basilica e dai palazzi storici costruiti intorno.
Lo stesso De Vita, volle ricordare questa sua opera con la seguente iscrizione, ancora oggi visibile sul cornicione: UT VIDEAT ED VIDEATUR D. JOSEPH DE VITA A S. MARCO IN LAMIS OPUS HOC BONUM EREXIT A.D. MDLCXVIII.


In seguito,il palazzo, sarà acquistato dalla famiglia Vigilante di Lucera per poi passare all’Avvocato Vincenzo Celentano già sindaco della città che lo ricorderà con una targa posta alla sinistra dell’ingresso principale.



Il Portale, è delimitato da due lesene scanalate a concavo e terminanti con capitelli ionici che sostengono un cornicione modanato con al centro il balcone.
La eccellente resa plastica dei particolari ornamentali risalta con limpidezza soprattutto nelle lesene scanalate e fregiate da capitelli corinzi.

Il balcone d’angolo con vico Peschi ha una cornice in pietra ornata da motivi a treccia. L’architrave - arricchito da motivi floreali a rilievo con sovrastante timpano curvo - è sormontato da uno stemma in pietra a dentello.


Il Palazzo de Maio insieme ad altri palazzi storici sopravvissuti ai bombardamenti del ’43 ed alla speculazione edilizia possono testimoniare il glorioso passato della città di Foggia, troppo spesso dimenticato nell’indifferenza delle istituzioni, l’ inconsapevolezza dei cittadini e la furia dei vandali.

Conoscere la storia di queste pietre, promuovendo e diffondendo "pillole di conoscenza" è una prima risposta alle emergenze artistiche e monumentali di cui soffre la città e di cui ogni cittadino ha il dovere di farsi carico.>


(testo a cura di Cesare Rizzi)


Scheda inserita il 16-08-2012 da Cesare RizziHome Page

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