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Bibliografia di Foggia - La storia d’Ischitella dalle origini a fine seicento attraverso i cognomi estinti.

- Guida al territorio -


La storia d’Ischitella dalle origini a fine seicento attraverso i cognomi estinti.
Immagine di copertina: Caratteristiche:
Autore: Laganella Giuseppe
Editore:Universal book Rende (Cosenza)
Tipografia:
Anno:2016
ISBN:
ISBN-13:
Pagine:268
Formato:15x21
Prezzo:€ 15,00
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146 libri
18
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113 Autori
73 Editori
43 Anni
 
Descrizione:

Prefazione:
Sono trascorsi ormai sette anni dall’ultima mia pubblicazione “Famiglie ischitellane e garganiche “ e penso che sia arrivata l’ora di iniziare a ultimare il lavoro che mi ero promesso di portare a termine, ovvero la trattazione dei cognomi estinti che pure hanno fatto la storia ischitellana senza tralasciare qualche integrazione su quelli già trattati.

Vista però la vastità dei numerosi cognomi presenti ,ho ritenuto necessario per il momento parlare di quelli esistenti dalle origini fino alla fine del seicento ,riservandomi di completare i rimanenti in una successiva pubblicazione.

La ricerca che mi ha portato alla pubblicazione mi ha dato grandi soddisfazioni nel trovare notizie soprattutto inedite che danno uno spaccato di quella che era vita del nostro paese dalle origini alla fine del seicento.

A iniziare dal periodo normanno tramite lo studioso francese Jeanne Marie Martine, ho appreso l’importanza che avesse sin da qui tempi il fiume e il lago e tutte le disposizioni inerenti ad essi.

Nei documenti successivi sia pure piuttosto rari delle fonti angioine vengono alla luce particolari inediti che consentono la conoscenza di dove fosse il castello di Varano ,la sua importante corte e altri importanti deduzione storiche e precisazioni dei feudatari presenti in un determinato periodo.

Per quanto riguarda il quattrocento forse il periodo più buio per la storia ischitellana, non ho trovato un granchè, tuttavia qualcosa sono riuscito a trovare di quelli che potevano essere i problemi dei feudatari dell’epoca.

Tra fine quattrocento e il primo trentennio del cinquecento i documenti si fanno più numerosi e consentono oltre ad avere particolari sui casi di detenzione da parte di feudatari ribelli, vedi la famiglia Bulgarello che continuava a detenere i feudi d’Ischitella e Vico pur se gli stessi erano stati dati alla regia corte ad altri feudatari come i Caracciolo.

I documenti del cinquecento sicuramente più numerosi ci arricchiscono di nuove conoscenze, come la conferma degli scambi con l’altra sponda dell’Adriatico e anche dei contrabbandi ,vedi “Il Regio Fisco Anno 1524”.le” deductionumfoculariorum” già trattate precedentemente che ci mostrano quanti fossero le famiglie di origine straniera(in particolare schiavoni e spagnoli),un altro documento del 1523 che ci informa sulla presenza di turchi anche commercianti nei nostri porti al tempo dei de sangro ,l’esistenza addirittura di una fonderia di ferro nel 1583, a Ischitella, di disposizioni comunali nel 1582 E 1593.

Attraverso le”provvisioni collaterali” ,fondo presente nell’Archivio di stato di Napoli veniamo a conoscenza di molte problematiche esistenti tra il feudatario ,i cittadini e l’Università(il vecchio comune), che trattano il più delle volte balzelli da pagare più delle volte ed escamotage per non pagarli o prorogarli, o della presenza di attività e mestieri ormai scomparsi qual’era la raccolta della manna o la coltivazione del lino (processo de l 1561)che serviva anche a tingere una volta le stoffe.

Tutto ciò a conferma quando la ricerca sia interessante e consenta di ricostruire il passato, fonte inesauribile di conoscenza che anche quando sembra averci rilevato tutto con l’approfondimento di essa continua a rilevarci, continue sorprese, come lo è stata sicuramente la mia ultima” la scoperta della Tomba dei Turbolo” nella chiesa di San Francesco.

Dedico questa mia ennesima fatica ai miei genitori che non ci sono più, a mia moglie Michelina ,i miei due figli Maria Pia e Michelarcangelo e a quanti potranno leggendo questo mio lavoro avvicinarsi all’affascinante mondo della ricerca che permette di ricostruire il nostro passato sepolto e farci scoprire le nostre radici.
Peppino Laganella.


Profilo dell’autore:
Giuseppe Laganella è nato a Ischitella il 4/8/1958. Sposato e padre di due figli ,è impiegato presso il locale ufficio igiene dell’ASL.
Iscritto all’ordine dei giornalisti pubblicisti dal 10/12/2004,è stato già socio di storia patria dal 21/3/2006 e ne ha richiesto la riscrizione.
Ha collaborato con diverse testate giornalistiche: La Grande Provincia ,Il Meridiano, il giornale d’italia, il Gargano Nuovo, Avvenire, il quotidiano di Foggia, Fuori porta ,l’Attacco ed emittenti televisive tra cui tele Blu ,Puglia Channel e ,attualmente collabora con Tele dauna.

E’ stato direttore del Periodico il Belvedere, direttore e uno dei fondatori di “ Mezz u Pont”, attualmente collabora con il Quotidiano di Foggia ,l’attacco e Gargano Voice.

Autore di sorprendenti scoperte nel campo culturale come quella dei morti reali nel terremoto di Vieste del 1646,articoli sugli affreschi del restauro della Chiesa di San Francesco, saggi su Uria e scoperta dell’autore delle Torri di Varano in Ischitella e il Varano, organizzatore di due convegni storici, segue con interesse i recenti scavi archeologici su Monte Civita, di cui è stato anche addetto stampa.

Recentemente ha scoperto degli affreschi dei Caracciolo nella Chiesa del Convento dei Cappuccini di Vico del Gargano la tomba dei baroni Turbolo, nella chiesa di San Francesco d’Assisi d’Ischitella, ed altri numerosi importanti documenti che parlano della storia d’Ischitella, come l’importantissimo Archivio della famiglia dei Principi Pinto.
Ha pubblicato:” Famiglie ischitellane” nel 1998, Ischitella e il Varano” nel 2003 con la prof.ssa Rauzino, Famiglie ischitellane e Garganiche nel 2009.

Ricercatore instancabile da sempre impegnato nella tutela dei beni storici ed architettonici, non si fermerà dopo quest’ultima fatica editoriale.

Scheda inserita il 2016-08-06 da Cesare RizziBibliografia della citt�

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