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- Guida al territorio -
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Descrizione: In automobile attraverso il Gargano, Puglia, in un viaggio in bianco e nero sulle sue strade, a vedere ciò che il turista non vede. Un racconto intimo della terra garganica, vista e sentita nella malinconia dell’attesa, con la "montagna del Sole" che conserva intatti il fascino e il mistero. In appendice un ricordo del "mito" di Andrea Pazienza e del suo viscerale rapporto con il Gargano. "Ogni anno, quando arrivava l’estate e con essa si liberavano i suoi colori naturali che dolcemente si mescolavano ai suoi profumi, e gli alberi e i fiori si vestivano a festa, questa terra si trasformava e diventava come il bianco che si contrapponeva al nero; questa terra diventava come la luce che illumina il buio della notte profonda; come lo spirito che assale e annulla la materia; come il bene che scaccia il male." Fotografie di Matteo Palladino e Nicola Spadafranca. Nota dell’autore: Del libro da me scritto, molto brevemente posso dire che esso tratta delle forti contraddizioni che si vivono e si sentono sul Gargano percorrendo paesi, boschi, anfratti e riviere. E tra le tante contraddizioni che si vivono visitandolo, la più eclatante è quella che vede da un lato l’inverno garganico chiuso, freddo, ventoso, grigio e triste e che porta alla fuga; e dall’altro l’estate, con il cielo sereno, l’acqua del mare splendente e limpida e il caldo della stagione estiva che ci fa sentire liberi, aperti e disponibili. E chi visita d’estate questi luoghi, lo fa in forma egoistica e cinica, cioè è portata e interessata solo a godere gli spettacoli che offre la natura e poco interessata invece all’umanità e alla solitudine atavica espressa dalla gente che ci vive; solitudine espressa nei modi e negli sguardi. Così come, al contrario, oramai i paesani, abituati a ciò, sono portati a considerare i turisti soltanto come stranieri da spennare e poi da lasciare andare via con noncuranza perchè ritenuti inutili. E tutto resta immutato negli anni senza alcuna via d’uscita o possibilità di riscatto o rinascita possibile o inversione di tendenza. E insieme al Gargano, il libro ( nella seconda parte) tratta anche di Andrea Pazienza e del rapporto che c’è stato tra lui e un angolo di questa antica terra non greca, ma forse balcanica o forse anche bizantina o anche turca; ma comunque, e per certi versi, spenta e chiusa; e qui il discorso si fa più complesso e quindi sarebbe meglio andare direttamente al libro. (Matteo Pio Pazienza) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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