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- Arte - Beni Culturali -
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Descrizione: Premessa (di Filippo Fedele) Quando per la prima volta ho visto le foto di Michele Sepalone, quello che mi ha colpito è la completa lontananza di esse dalla realtà della cronaca. Così ’fantastico’, nel senso letterale della parola, è il suo ricorso all’utilizzo dei colori, al punto che il risultato è l’astrattezza propria di una idea e, meglio ancora, di un sogno. Il tutto resta, e poi si tiene semplicemente, in modo così familiare e plastico che spesso si è portati a credere che il suo sogno sia la nostra realtà. Anche quando la sua macchina fotografica legge la cronaca, quasi per mistero, il risultato trascende dalle coordinate attese. Guardando Michele, mi sono interrogato se la sua plasticità di essere senza tempo e con molto spazio c’entri qualcosa con la magia della trasformazione in camera oscura. Ah si, la camera oscura, ci sarà. Sono certo che da qualche parte sia nascosta come la grotta di mago Merlino. Ci deve essere un luogo segreto dove Michele si occupi di magia, perchè se c’è una cosa che non si può negare e che Michele abbia il profilo tipico del mago. Tutti sanno che il mago non ha età: quanti anni ha Michele ? Nessuno lo sa. Michele è giovane, è vecchio, è saggio, è sventato, è frivolo, è bacchettone, è Foggia, è Italia, mondo, posti piccoli, posti immensi, è zingaro e pantofolaio, tutto nello stesso istante. Michele è cielo azzurro ma anche nuvole complesse. Michele non si ferma quando passa e quando si ferma gira tutto il mondo attorno, come se fosse una giostra incantata, set di sogno per noi poveri sempre in cerca di un amore. Alcuni hanno detto che Michele quando ti parla ti disegna le idee con le mani. Molti hanno chiesto se Michele avesse pure una storia personale, un passato, un lavoro, un destino. Può darsi che le informazioni più importanti possiate trovarle nel suo zaino, sempre che qualcuno lo trovi e pronunci la frase magica che tutto apre. C’è una cosa che rimane sempre uguale: il suo sguardo incantato, così incantato che siccome è tanto intenso, i dottori gli hanno dovuto prescrivere degli occhiali ambrati. Quelli che sanno di moda lo rincorrono per scoprire le tendenze dell’armonia, che per essere tale non può stare mai in equilibrio stabile, e siccome Michele non risponde quasi mai a telefono, vanno in paranoia. Michele è un ottimo jazzista e chiede a tutti libertà nell’evoluzione del pezzo.... ed è per questo che nel libro dei click hanno ’suonato’ alcuni dei grandi attenzionati del pensiero. Li leggerete vicino alle immagini e sarete felici di scoprire vicinanze ed affinità. Senza limite, godetevi poesia con gioia e senza moderazione. Ogni tanto fa dei regali Michele. Questo libro è uno di quelli importanti, un libro che resta. Sfogliandolo, mi chiedo come faccia un libro fatto di pagine, scritti e figure a contenere così tanta vita. Immagini senza tempo, eterne e riconoscibili come i sentimenti più veri. Ciascuno ne faccia ciò che vuole e ciò che sente, beva bellezze senza alcun limite, come alla sera della festa più bella. Così come accade per le poesie, così come accade per le canzoni, Michele con la sua bacchetta ci ha lanciato un mucchio di stelle, tocca a noi animarle, raccontarle, farle vivere oltre il tempo, dentro ai sentimenti, raccontando a chi ci ascolta la favola di Michele Sepalone: c’era una volta e c’è ancora una mago che con la sua macchina fotografica.... (Filippo Fedele) http://www.ilcastelloedizioni.it | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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