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- Narrativa -
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Descrizione: “Ti ho amata per sempre” Una donna, due uomini. Quello che è stato e quello che avrebbe potuto essere; con il dubbio che quanto raccontato non sia mai accaduto e che quell’abbandonarsi ad un lungo sonno delle prime pagine e poi ripreso nelle ultime, abbia prodotto un sogno. Solo un sogno. Dopo le raccolte di poesie, l’autore decide di cimentarsi con un lungo racconto su un tema mai così attuale come quello dell’amore tra un uomo e un donna vittima della violenza che tante donne spesso subiscono e la difficoltà ad emanciparsi dall’aguzzino. L’incontro, in una di “quelle parti del Sud che ti colorano l’anima rendendola gaudente tra le mille difficoltà di vite aspre” dell’amore adolescenziale al quale lei si aggrappa per fuggire dalla prigione. “Il destino, però, in una manzoniana provvidenziale propensione al lieto fine, aveva inteso ricucire, nella soffusa penombra di un vicolo, due vite che forzatamente erano state divise dagli eventi (...). Ma si sa che, nel fluire della vita, tutto ritorna e, quasi sempre, con interessi difficili da pagare”. Al lettore che percorrerà questa storia d’amore e di amori si affida un punto di vista diverso, molto intimo, tutto al maschile. Il turbamento, insomma, delle tante pieghe che contiene questo sentimento che non è prerogativa solo femminile. Il verso poetico, però, così caro all’autore irrompe, evocando il significato più profondo del racconto: “La vita che non è/ forse sarebbe stata,/dai labirinti offesa/bramosa di una meta”. Recensione di Antonella Caruso | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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